...Si parte, finalmente.
Durante le mie -poche in verità- gite domenicali con il Cai Verbano di questo anno, l’arrivederci finale è sempre stato “Ci sarai a Cipro?”, così già da giugno è stato un pensare a questa isola abbastanza estesa del Mediterraneo, da me poco conosciuta, seppur nell’immaginario, divisa in due da una linea di confine, da una parte greca cipriota, dall’altra turca.
Tant'è … si parte!

6 ottobre: il pullman che ci porterà all’aeroporto di Malpensa ci raccoglie nei soliti ritrovi stabiliti, presumo saremo numerosi perché a Gravellona Toce siamo in tanti, con valigie, zaini, borsette varie...
E' vero il gruppo è numeroso, l’autista ha il suo gran da fare a caricare e scaricare valigie. Franco Rossi ci accoglie come sempre indaffarato, con elenco in mano, mancano gli amici che saliranno più avanti ad Arona e poi ...si parte per Cipro!!! All’aeroporto, dopo aver imbarcato valigie, liberi da tali ingombri, ci disperdiamo; un caffè, un dolcetto, un' occhiata ai negozi; come sempre l’aeroporto trasmette in me l’euforia del viaggio, osservo le persone, l’andirivieni, le luci delle boutiques... L’aereo è “pieno”, il mio posto è accanto al finestrino, sulle ali. L’emozione di partire, l’aeroporto che si allontana sempre di più, la città sempre più piccola e poi … le nuvole, soffici, bianche, un raggio di sole, una foto... E’ notte a Cipro, dall’alto lo spettacolo di Larnaca, le luci, la virata... Siamo arrivati, ci accoglie Antonio, la nostra guida, un simpatico ragazzo ..calabrese, che trasmette allegria a tutto il gruppo! Sistemazione all’Hotel Amorgos, due passi sul lungomare...

7 ottobre: la sveglia non è tanto mattiniera per fortuna, in fin dei conti siamo in vacanza!!! Con Maria, la mia compagna di “camera” e di viaggio, scambio due parole, giusto per iniziare la giornata da sveglia, colazione e poi via. Larnaca è una città turistica, il lungomare è affiancato da alberghi, ristoranti, pizzerie…
Sulla spiaggia ombrelloni, palme ..è caldo, magliette, pantaloni corti, scarponcelli… e pensare che a Verbania farà un freddo !!!!??? La sensazione rende tutti più allegri e pronti a partire; recuperiamo la nostra guida del posto, Olga, all’aeroporto e via…
Il sentiero si allunga lunga la costa, lastricato, fa caldo, forse persin troppo, ma tant'è , godiamoci la giornata... Il mare è limpido, a volte rientra a formare splendide baie, qualche barchetta. Ci fermiamo ad osservare ancor meglio questo nostro mare Mediterraneo, splendido, di colore verde/blu smeraldo, i fondali, ragazzi che si tuffano dalla costa scoscesa.. beati!
Uno spettacolo magnifico, il sentiero non è faticoso, diventa un saliscendi, la scogliera sempre più declina dolce verso il mare... Arriviamo al ritrovo, il pullman ci aspetta... pranzo con frutta e bibita, poi con Antonio visita al Museo vicino dove possiamo meglio capire da un video, la vegetazione e la fauna di questa splendida isola…
Sono un po' stanca, con Carla e Renata salgo in pullman, Vasos -autista silente- ci porterà nelle vicinanze di una spiaggia, gli altri compagni di viaggio, solerti, riprendono il cammino, lungo la scogliera.
La spiaggia è affollata, ma un posticino c’è.. Che meraviglia, il bagno ad ottobre, in questi posti, l’acqua tiepida... il pensare che da “noi” è già quasi autunno ci rende ..euforici!!!
Rientro in albergo tutti insieme ...La cena è in un ristorante di Larnaca, l’appetito non manca e per tutto il viaggio non mancherà mai; piatti di pesce, tanto pesce, più portate e poi anche il dolce... Grazie Antonio, scelta giusta, più che giusta!!!

8 ottobre: la giornata di oggi, sempre piena di sole e caldo, inizia con la visita alla Chiesa di San Lazzaro a Larnaca , costruita – così spiega Olga – su una chiesa precedente che a sua volta è stata costruita sulla tomba di Lazzaro, resuscitato da Gesù. Entriamo in doveroso silenzio, la chiesa, ortodossa, è composta da tre navate di sasso, uno splendido altare dorato, numerose icone di santi, persone in preghiera, silenziose.. Scendiamo alla tomba di Lazzaro, di pietra, vuota, naturalmente, un quadro con la sua effige. Un rubinetto di acqua santa, il segno della croce…
Risaliamo in pullman, destinazione la moschea di “Hala Sultan Tekke”, strada facendo intravvediamo il lago salato, una distesa naturalmente bianca, dove in certe stagioni -dicono le nostre guide- si radunano i fenicotteri. Non è stagione... neanche uno!
In pullman l’atmosfera è ...brillante, merito di Antonio ed Olga, ma anche del nostro solerte, premuroso e simpatico autista Vasos, che con il suo benvenuto mattutino, corroborante “Kalimera“, ogni inizio giornata sveglierà anche i più refrattari al risveglio!!!
Hala Sultan Tekke è un monastero derviscio con una moschea che ospita la tomba di Umm Hara, ritenuta la zia di Maometto. Tant'è, ascolto Olga prodiga di notizie ed osservo: la moschea non è molto grande, ma è il quarto luogo sacro dell’lslam dopo la Mecca, Medina ed il Duomo della Roccia a Gerusalemme. Uno sguardo: il giardino, le palme, il minareto il lago salato.
E’ un isola di contrasti: la chiesa di san Lazzaro, maestosa e la Moschea di Hala Sultan, sacra all’islam. Ed ora Nicosia, la capitale, dove è ben visibile la linea di confine. Una città divisa, una frontiera in mezzo. Nicosia e la cattedrale di San Giovanni, le sue vecchie case restaurate, visibili dalla strada che percorriamo, l’Arcivescovado, traffico di auto e palazzine; percorriamo una via, all’interno, per arrivare al posto di frontiera , documenti alla mano, prima la frontiera greca e poi quella turca; seduta aspetto i compagni di viaggio, pensando all’assurdità di un confine in una città; le persone all’uscita, oltrepassano tali confini con la borsa della spesa, chi in bicicletta… mah. Visitiamo la città, bella, ricca di monumenti, prima con Antonio ed Olga, poi... da soli, in ordine sparso: chi si ferma a pranzare in uno dei tanti tipici bar, chi come me e Dante, altro compagno di viaggio, seduti su gradini di pietra: banana e frutta secca, e poi giretto tra i negozi del Caravanserraglio, tipico, con i portici ed i negozietti, dove metto mano sovente e volentieri all’acquisto di ricordi e ricordini da portare a casa. Si ritorna, in fretta, oltre il confine.. Ciao Nicosia.
A Cipro ci sono anche le montagne, non alte come le “nostre”, ma ci sono; sono i Monti Troodos con il Monte Olimpo alto metri 1952, bazzecole per noi!!!! Arriviamo a Kakopetria, tipico paese, all’interno dell’isola, in mezzo a splendidi boschi, pernottiamo in un “albergo diffuso”, con camere tipiche e confortevoli, ma è la cena che ci lascia esterrefatti: abbondante, gustosa, tipica, l’atmosfera è subito “calda”; onore alla tavola, sorseggio anche qualche bicchiere di buon vino, ci vuole, in compagnia!! Osservo i miei compagni di viaggio ed amici, nella fatica e non della giornata , allegri e vivaci anche durante la cena ... Non mi manca niente, sono felice.

9 ottobre: A Cipro non piove da sei mesi, così dice il nostro Vasos, ma il cielo oggi non promette bene o promette acqua; ci aspetta una traversata abbastanza lunga, un saliscendi, in un parco, patrimonio naturale dell’Unesco, c’è il sole, ma lontano si intravvedono certi nuvoloni! Ma tant'è, tutti equipaggiati, ombrellini e mantelle nello zaino al momento, poi si vedrà, magari non pioverà!
E’ una attraversata in mezzo alla natura, ai boschi di pini, alberi e rocce, terreno asciutto, forse un po' di pioggia non guasterebbe. Il vociare delle persone, in fila indiana , sul sentiero, filone multicolore di zaini, il passo svelto di Antonio, forse fin troppo svelto: teme la pioggia? Al momento c’è il sole a farci compagnia, lo spettacolo è bellissimo, il mare non si vede, ma poco importa…. Siamo quasi arrivati, ma inizia a piovere… una goccia, due gocce... e poi un mezzo diluvio…. Non smette di piovere, una banana ed un po' di frutta secca al riparo, sosta al bar per una cioccolata calda e poi via, di nuovo in pullman, che ci lascia sul piazzale del monastero di KYKKou, per una visita; entriamo da un portone, intorno affreschi di santi, all’interno ancora affreschi ed icone dorate, alle spalle si intravvede un campanile con tre campane... Lasciamo il monastero per rientrare a Kakopetria dove la pioggia ha fatto qualche danno ma tant'è, la cena è di nuovo abbondante e gustosissima. Allegria e vivacità nel gruppo, un giretto in paese… domani è un altro giorno!

10 ottobre: partenza da Kakopetria; assistiamo all’imbarco delle nostre valigie su un camioncino, impilate più o meno bene, ma tant'è, le corde strette strette non le faranno cadere, speriamo. In fila attraversiamo il paese, le case tipiche, una chiesetta con affreschi, gatti, fiori alle finestre ..il mulino; oggi visiteremo due chiese bizantine, patrimonio Unesco, una dedicata all’Arcangelo Michele, con affreschi e l’altra detta di San Nicola del Tetto, sembra quasi un granaio, a tetto spiovente, ma gli affreschi ed i dipinti si fanno ammirare.
La giornata è ricca: visita al Centro Visitatori del “Foresty” per riconoscere di nuovo flora e fauna del posto e poi , camminata lungo il fiume Kryos per scoprire una cascata, la Cascata Caledonia, ben conosciuta e visitata anche da turisti. Rivediamo il mare, lungo il tragitto Antonio ci fa ammirare lo scoglio di Afrodite ….poi ancora ...il Villaggio di Omodos, dove qualcuno acquista olio, vino tipico .. Ripartiamo, soddisfatti della giornata.
Arrivo a Polis, sistemazione all’Hotel Stephanos , confortevole e con piscina che qualcuno apprezza immediatamente. La conduzione è “familiare”, questa sera la cena è a “buffet”, meno male, penso, così posso mettermi un pochino a dieta con porzioni … giuste! Non si può, scordiamoci la dieta, nella sala è un andirivieni dai tavoli al buffet e ritorno con piatti colmi di verdure, di ogni tipo e cottura, melanzan,e patate, insalata, pomodori, carne e poi un assaggino di pesce, ed i dolci, un assaggino di tutti, ma sono tanti e buonissimi… La dieta può aspettare!!!

11 ottobre: oggi percorreremo una gola sino a dove possibile, in relazione alla portata d’acqua del fiume.
Partenza dal piazzale della Chiesa Agios Georgios (san Giorgio), prima su strada sterrata e poi giù,… nell’antro.. giù e poi giù su gradini di pietra e cemento… con transenne e poi… la gola... di fianco montagne di pietrisco scoscese, alte, sassi , in alto uccelli che volano contro cielo, poca acqua, poi un po' di più, poi un ruscello, in silenzio doveroso, le parole oltre a disturbare le capre, darebbero fastidio ... Passo dopo passo, qualche fermata per foto e compattare il gruppo….Visita ad una Chiesa da dove, dal piazzale, si intravvede uno splendido mare Mediterraneo; sosta, in spiaggia, ma il mare è mosso, non invoglia i più a bagnarsi, ma tant'è vado alla ricerca delle uova di tartaruga ….

12 ottobre: la partenza per casa è vicina, ma anche oggi ci aspetta una bella camminata: un cartello indica ADONIS NATURE TRAIL; ci aspettano anche i “Bagni di Afrodite”; ci incamminiamo lungo un sentiero, un saliscendi in mezzo a pini, alcuni enormi, si sale, il sole è caldo, il sentiero è esposto, non c’è un filo d’ombra, ma pensa…. al freddo dell’inverno !!! Si sale ancora, all’arrivo: spettacolo immenso, il mare, blu, una baia, spiagge, e poi ...spiagge.. sole!!! Posso restare a Cipro??
Scendiamo con la promessa di un tuffo da una barca… Arriviamo ai Bagni di Afrodite: mi sembra un anfratto, nella roccia, fronde di edera intorno, qualche ninfea? un ponticello.. Finalmente un po’ di fresco!! Beata Afrodite.. Partiamo in barca, il mare bellissimo, acqua limpidissima, si vedono i fondali, qualcuno parte con boccaglio …. Pronti per il bagno ... Qualcuno si tuffa, non si tocca ... mi butto, dapprima timorosa, ma poi, come tutti, un urrà a questa conclusione di giornata! Non so se avrò giornate ancora così, spero di sì, ma questa resteranno indimenticabili .. e non è finita… ci resta un altro giorno !! La cena è sublime, il dopo cena ancora di più , canti e cantate, con la voce di Vasos che sovrasta… Che giornate meravigliose!!

13 ottobre: si ritorna a casa.. ma non è finita:
Paphos antica capitale dell’isola, il sito archeologico di Kourionn, i mosaici, le tombe dei re, un campo di ruderi in riva al mare, necropoli a cielo aperto... l’anfiteatro dove proviamo a cantare, per sentire se l’acustica c’è… Limasol, una visita al castello, una sosta per il pranzo, qualche ultimo acquisto... Non ci manca niente…Si può ritornare ci diciamo…

Grazie a Franco Rossi, come sempre,
Grazie ad Antonio ed Olga, splendide guide, con il loro bagaglio di notizie e nozioni di geografia, storia e quant’altro…
Grazie a Vasos, per la simpatia e grazie alla sua splendida e potente voce, che ogni tanto ci scuoteva dai nostri torpori e stanchezze;
Kalimera ed Olimera ai miei splendidi compagni di viaggio, anche per merito loro è stato ... un bel viaggio!!! Indimenticabile!!
Grazie isola di Cipro, finalmente ti ho conosciuta!

Maria Grazia

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