Assistiti da ottime previsioni meteo, siamo partiti per questo fantastico trekking domenica 12 luglio all’alba, raccogliendo col nostro pullman, guidato dal fedele Rossano, tanti amici “caiini verbani” e non solo (fin da Cremona…) desiderosi di partecipare a questa splendida escursione. Viaggio tranquillo fino al ridente paese di Saas Almagell, con le sue antiche architetture walser e i suoi balconi fioriti.
Due placidi impianti a seggiovia ci portano in quota (consentendo ad alcuni fortunati di osservare il curioso “dialogo” fra una mucca e una volpe...) e dopo esserci raggruppati iniziamo la piacevole salita, su sentiero perfettamente tracciato, che ci porta in circa tre ore e mezza al passo di Saas dove sostiamo per il pranzo (e non mancano i biscotti offerti da Pia... non si rinuncia al dolcetto neppure a 2.800 metri!!).

CAI Verbano - Via storica transfrontaliera Saas Almagell - Passo di Saas - Lago di Cingino - Lago di Antrona: il gruppo in partenza da Heitbodme CAI Verbano - Via storica transfrontaliera Saas Almagell - Passo di Saas - Lago di Cingino - Lago di Antrona: il gruppo verso Passo Saas sul sentiero panoramico

Prima di lasciare la Svizzera, superando il confine ed entrando in alta valle Antrona, dalle pagine di questo diario vogliamo di cuore ringraziare gli amici di Saas, che non solo, in occasione del nostro trekking, hanno anticipato l’apertura degli impianti di risalita, ma hanno anche posizionato alcune reti di protezione (per maggior sicurezza degli escursionisti “ospiti”) in un passaggio un po’ insidioso già peraltro dotato di scalini metallici e corrimano. E’ sempre bello constatare come la voglia di “darsi una mano” in montagna è spontanea, generosa e senza confini.
La discesa verso il lago Cingino (che dall’alto ammiriamo nella sua selvaggia bellezza) presenta alcuni tratti un po’ difficili per alcuni di noi: la neve copre ancora il sentiero, è necessario passare su roccette e brevi cenge che creano qualche batticuore…, ma i nostri fidi Marcello e Franco (gli organizzatori instancabili e vigili) predispongono due tratti di corda di sicurezza e sorvegliano e aiutano tutti a raggiungere i primi praticelli fioriti, anche con l’intervento dagli escursionisti più esperti e sicuri (Giovanni, Cesare, Walter e Giuseppino… ne dimentico di sicuro un sacco!) che si prodigano nell’incoraggiare, passar bastoncini suggerire gli appoggi giusti a chi si sente un po’ timoroso... e in breve tutti, felici e orgogliosi, raggiungono la diga del Cingino.

CAI Verbano - Via storica transfrontaliera Saas Almagell - Passo di Saas - Lago di Cingino - Lago di Antrona: i Mischabel, regno dei 4000 CAI Verbano - Via storica transfrontaliera Saas Almagell - Passo di Saas - Lago di Cingino - Lago di Antrona: lo Stellihorn e il Nollengletscher

Dove sono gli stambecchi scalatori? O son camosci?? Niente evoluzioni in verticale oggi? Un singolo placido quadrupede abbandona il muraglione della diga prima che scattino i click dei fotografi. Mentre riprendiamo la discesa verso la val Troncone una famigliola di tre camosci si avventura sul set e, già da lontano ahimè, ne osserviamo l’acrobatico “salato” leccare…
La stanchezza comincia a farsi sentire, ma la vista sulla conca di Lombraoro con la sua vaporosa cascata, illuminata dal sole al tramonto, è uno spettacolo che induce a pensare ad antiche sere in alpeggio, quando solo il vento rompeva il silenzio...

CAI Verbano - Via storica transfrontaliera Saas Almagell - Passo di Saas - Lago di Cingino - Lago di Antrona: il lago del Cingino da Passo Saas CAI Verbano - Via storica transfrontaliera Saas Almagell - Passo di Saas - Lago di Cingino - Lago di Antrona: il gruppo davanti al bivacco Cingino del CAI Villadossola

Percorriamo la val Troncone, fresca di boschi e di acqua che forma fantastiche pozze verdazzurre… ci fosse tempo per un bagnetto! Ma Rossano ci attende ad Antrona e dopo un ultimo sforzo che ci porta oltre il bel lago di Campliccioli affrontiamo la discesa (l’ultima!!..) fino al lago di Antrona dove si intravede la sagoma rossa del nostro pullman.
Che bello sedersi comodamente e toglier gli scarponi! La gita è stata lunga ed è costata un po’ di fatica ma siamo tutti concordi nel dire che assolutamente ne valeva la pena. I fantastici 4000 ammirati durante la salita al passo (il Rosa, lo Strahlhorn, l’Allalinhorn, l’Alphubel..), nitidi e vicinissimi contro il blu del cielo resteranno a lungo impressi sulle nostre retine.
Un caloroso grazie agli organizzatori per il grosso lavoro svolto prima e durante la gita, per la tranquillità che hanno saputo infonderci mentre vivevamo quest’avventura. Un affettuoso arrivederci a presto a tutti i partecipanti.

La galleria fotografica dell'escursione