Il CAI Verbano in Valle Anzasca sulla 'Stra Vegia': Torre Ferrerio a Piedimulera risalente all'anno 1597Detta così, può sembrare una gita primaverile, facile e di non troppo interesse. Provate invece a chiedere a qualcuno dei 39 partecipanti e tutti vi diranno che sono stati piacevolmente sorpresi ed entusiasti dalla scoperta di un percorso non troppo impegnativo, che si snoda in un ambiente sempre piacevole, di piccoli paesi e frazioni poco conosciuti o conosciuti solo di nome, ma di notevole interesse storico e paesaggistico.
Già dalla partenza, la Torre Ferrerio a Piedimulera, che risale al 1597, cattura l'attenzione dei gitanti. Come scrive Renato Cresta, "secondo la leggenda qui sedevano in permanenza un frate ed un notaio, il primo per confessare, il secondo per raccogliere le ultime volontà di chi intraprendeva il viaggio per la Valle", allora infestata dai briganti.

Il CAI Verbano in Valle Anzasca sulla 'Stra Vegia': Torre di segnalazione e di difesa voluta da Ludovico il Moro Il CAI Verbano in Valle Anzasca sulla 'Stra Vegia': Morlengo, torchio gigantesco risalente al 1600, il cui trave misura ben 8,30 m

E poi, su lungo la erta mulattiera che, superata la frazione Pairazzi, raggiunge dopo 45 minuti di salita, la Piazza della Chiesa di Cimamulera, vicino alla Torre di segnalazione e di difesa voluta da Ludovico il Moro. Poco dopo, a Morlengo, visitiamo un gigantesco torchio, risalente al 1600, il cui trave di base misura ben 8,30 metri. Continuando sulla mulattiera, che conta ben 65 cappelle votive, siamo giunti alla Cappella di Santa Lucia, dal cui portico abbiamo ammirato le caratteristiche case della frazione Colombetti, che ancora si presentano con l'originale e suggestiva architettura del XIII secolo.

Il CAI Verbano in Valle Anzasca sulla 'Stra Vegia': Case della frazione Colombetti del XIII secolo Il CAI Verbano in Valle Anzasca sulla 'Stra Vegia': Foto di gruppo

Superate le frazioni di Pecciola, Porcareccia, Vigino e Boretta, tutte ben conservate ed abitate, raggiungiamo Antrogna, con le sue belle case che, aggrappate a ripidi pendii, espongono al sole lunghe logge e balconi in legno. Da qui iniziamo a scendere fino a raggiungere, passando per Duiamen, la strada per Macugnaga, in località Molini, dove, in attesa del bus per il rientro a Piedimulera, approfittiamo per scendere a visitare il Santuario della Gurva, edificato inglobando un ciclopico masso che, caduto dal monte, si arrestò miracolosamente a poca distanza da un'immagine sacra dipinta su un muretto.

Il CAI Verbano in Valle Anzasca sulla 'Stra Vegia': il bel verde intenso della primavera Il CAI Verbano in Valle Anzasca sulla 'Stra Vegia': Santuario della Gurva, edificato inglobandolo in un ciclopico masso.

Così termina questa escursione, talmente gradita e ben riuscita da indurci a richiedere ai bravi organizzatori, Pucci e Lucia, che ringraziamo di cuore, di programmare per l'anno prossimo la prosecuzione dell'escursione lungo la "Stra Vegia" fino a Macugnaga, con partenza da Ponte Grande.
Arrivederci quindi … alla prossima
Franco Boero

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