Erminio Ferrari ha lasciato la sua vita sulle montagne di casa, le più conosciute, frequentate e vissute, in una splendida giornata di metà ottobre.
Erminio era uno di montagna non solo perché l’ha frequentata intensamente, ma perché è entrato in ogni suo meandro umano, culturale e storico.
Era socio della nostra sezione da sempre, ne ha frequentato i corsi, ha partecipato alla Maratona e il figlio Tazio non è stato da meno.
Vogliamo qui ricordare Erminio come scrittore, giornalista, musicista, alpinista e montanaro di valore, ma soprattutto come Uomo vero e, non trovando le parole appropriate per farlo in modo adeguato, vogliamo affidarne il compito alla lettura del suo ultimo libro "Valzer per un amico".
Valzer per un amico - Erminio FerrariIl libro è anche a disposizione nella biblioteca del CAI e ci pare che la sua lettura possa rappresentare, per chi lo legge e ne abbia conosciuto l’autore, lo strumento per ritrovarlo (e anche per ritrovarsi) nel suo modo di sentire, vivere e andare in montagna, un modo per dirgli grazie ed esprimere alla famiglia vicinanza e cordoglio.
"Oggi guardo la foto di un bivacco alla gengiva del Dente del Gigante (..) e mi chiedo che cosa sia il tempo di un valzer, non dico nell’eternità, ma anche solo in quello di una vita." (a pag. 104)